26 Novembre 2010
Quando la Toscana non ha l'accento che ti aspetti... Poggio Rozzi e il SangioveseIl lavoro del sommelier è decisamente duro. Spesso devi viaggiare, visitare territori paesaggisticamente meravigliosi, incontrare nuove aziende, assaggiare tanti vini, a volte vederti offrire il pranzo in ottimi ristoranti onorificati dalla famosa marca di pneumatici. Insomma, un inferno.
A volte però capita che siano le aziende a venire da te.
E' successo pochi giorni fa. Previo appuntamento telefonico, si presentano in due, l'azienda è Toggenburg, Alto Adige. Già mi prospettavo la noia di sfogliare un nuovo catalogo ricco di etichette di Lagrein, Weissburgunder o qualche declinazione di Vernatsch e foto di pendii ricoperti da vigne a pergola con il panorama del Renon sullo sfondo.
Qui iniziano le sorprese. Niente Lagrein, Weissburgunder, Vernatsch ma... Toskana, Ja!
I Conti Toggenburg, già proprietari di un'azienda frutticola nei dintorni di Bolzano e produttori di distillati di mela monovarietali (!) come Pink Lady, Topaz, Gala, Fuji nonchè distillati di prugna, albicocca e ribes, da qualche anno sono sbarcati in Toscana, più precisamente a Tavarnelle Val di Pesa, in zona Chianti.
Lì, i Toggenburg hanno una podere, Poggio ai Crauti Rozzi, dove coltivano 8 ettari di vigne di varietà tradizionali toscane, Sangiovese, Canaiolo e Colorino oltre a produrre un olio extravergine di oliva.
Tre i vini, tutti annata 2007, che ho assaggiato con il proprietario Eberhard Conte Toggenburg ed il responsabile vendite delle tenute.
Chianti L'Alano 2007
E' già bello il colore cremisi. Nel bicchiere si muove agile, al naso riconosci la Toscana, con il suo fruttino rosso un po' acerbo, il profumo di terra rivoltata al sole, gli sbuffi speziati e balsamici, di incenso e lavanda. In bocca non si scompone, il tannino è fine, morbido, c'è freschezza che allunga il vino. Lo bevi, lo ribevi e già sogni una bistecca.
Toscana Ulrico 2007
La ricetta è simile al precedente, ma gli strumenti sono più moderni. Ulrico affina in tonneaux e si sente. C'è più polpa ma il legno non gli concede il ruolo di protagonista. Spezie, pepe bianco, incenso, terra, tabacco, fumé. Anche qui bella freschezza e tannino delicato. Moderno, forse troppo.
Toscana Eccellenza 2007
Forse nessuno aveva provato ad appassire il Sangiovese. Ci pensano i Toggenburg, che presentano con Eccellenza una versione di Sangiovese molto matura, valtellinese amaroneggiante per stile pur senza gli eccessi che tante volte hanno i vini rossi da appassimento. Le uve rimangono in fruttaio per circa un mese, il vino affina in barrique e tonneaux per più di un anno. C'è tanta frutta rossa al naso, in confettura, sbuffi balsamici, mentolati, pepe. Al palato entra maturo, morbido e dolce (dicono meno di 8 grammi di zucchero residuo), pulito da una viva acidità, finisce speziato. Non è difficile abbinarlo a tavola, è un vino da pranzo di festa in famiglia o da "divano-e-caminetto-con-fuoco-acceso" con chi ami.
Ora vado a fare posto in cantina... stay tuned!