vini e distillati | wine & spirits

Andrea Aldrighetti sommelier consulenza esperto vino vini e grappa grappe

10 Aprile 2013
#ViViT 2013 e i vini cosiddetti naturali. They are living in the ghetto.

E' un ghetto. Un muro fatto di pannelli scuri, alto più di due metri, circonda e separa lo spazio del ViViT allestito in un angolo del padiglione 11 del Vinitaly di Verona.

All'interno del padiglione non c'è contaminazione, non c'è deriva chimica emotiva. Stai dentro o stai fuori.
Sei indiano o cow boy.

Ti avvicini all'ingresso del salone presidiato da aitanti hostess col tailleur d'ordinanza dell'ente fiera senza regalare uno sguardo agli stand dei produttori abruzzesi e liguri che espongono lì vicino. Noti che il muro è intervallato da spessi pannelli di plexiglass da dove puoi osservare in cattività alcuni famosi produttori di vini naturali veri bio artigiani (o come diavolo si devono chiamare!) e i loro fans.

Da fuori, col naso appiccicato al plexiglass, vedi e percepisci tanti sorrisi, cortesia, umiltà ed il loro esatto contrario, come sempre quando hai a che fare con gli esseri umani.

Dentro, da vicino, respiri e riconosci la passione, il calore, l'amore per la terra e il vino. Puoi trovare produttori che ostentano una semplicità ricercata, quasi leziosa, ma incontri anche il contadino, un po' burbero e sincero come te l'aspetti.

Tra i visitatori, c'è chi in mocassini e cachemire cerca di fare il paio con chi veste di maglioni grezzi e scarpe grosse. C'è chi si interessa se il vino ha subito un collaggio prima di farselo versare nel calice.

C'è chi ironizza su quel che si beve negli altri padiglioni: vini innaturali, additivati, sofisticati, falsati, frutto di terreni soffocati e impoveriti dalla chimica.

C'è chi ha un triplo sorriso sul volto perchè sulla genuinità di questi prodotti ha costruito un marchio, un business e vede crescere l'interesse e i profitti per questa nicchia di mercato in continua espansione.

C'è chi "solo qui" ha trovato ciò che cercava.

C'è del buono e del meno buono, qualcosa di mirabolante e altro da sputacchiera, ma non riesco a nascondere il disagio e vado via.

I produttori del ViViT sono più autentici di chi ha scelto di non farsi rinchiude nel ghetto?

 

[photo @MoltoMarco]

 

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