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Andrea Aldrighetti sommelier consulenza esperto vino vini e grappa grappe

30 Ottobre 2011
Appunti di degustazione: il San Leonardo in verticale

La Tenuta San Leonardo del Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga si trova nel piccolo villaggio di Avio, in Vallagarina, nel Trentino meridionale. Il San Leonardo è uno dei vini più rappresentativi della regione. Lo stile del vino è bordolese, nell'accezione più classica del termine: eleganza, morbidezza e longevità ottenute dal taglio di Cabernet sauvignon, Cabernet franc (Carménère) e Merlot.

La storia recente del vino prodotto nella Tenuta è legata alle esperienze professionali vissute negli anni Sessanta da Carlo Guerrieri Gonzaga nella Tenuta San Guido, a Bolgheri. Con il Marchese Mario Incisa della Rocchetta, con cui condivideva la passione e l'ammirazione per i vini di Bordeaux, iniziò la collaborazione per creare una nuova cantina, introducendo per quel periodo grandi innovazioni enologiche ispirate alla scuola bordolese. Non senza difficoltà (impiegarono oltre un anno per avere le prime barrique dalla Francia, fino allora sconosciute in Italia) riuscirono nell'obiettivo di far nascere un grande vino: il Sassicaia.

Mario Soldati visitò la Tenuta dei Marchesi Guerrieri Gonzaga sul finire degli anni '60 e riportò nel libro "Vino al Vino" il colloquio con il Marchese Anselmo e il giovane Carlo, oltre alle impressioni sui vini con il suo stile lieve e espressivo. Già allora si produceva un vino rosso ottenuto dal taglio di Merlot e Cabernet ma l'uva più coltivata era, come nel resto della Vallagarina, la rustica "lambrusca" o lambrusco a foglia frastagliata.

La varietà che catturava l'attenzione di Carlo Guerrieri Gonzaga era però il Cabernet franc, o meglio il Carménère. Si producevano allora circa 2000 bottiglie di vino da quest'uva. Il Carménère, fino a pochi anni fa confuso con il Cabernet franc da cui si distingue per il carattere decisamente più erbaceo, rappresenta la tipicità del San Leonardo. Gli appassionati di questo vino (e mi metto fra questi) riconoscono facilmente il timbro di peperone verde, spezie piccanti e sentori resinosi che esprime il "marchio di fabbrica" vegetale-balsamico SanLeonardo® dei vini della Tenuta.

Il San Leonardo come lo intendiamo oggi nacque nel 1982 con le prime nove barrique.

Le sperimentazioni in terra toscana arrivarono anche in Trentino: sulle rive dell'Adige nessuno aveva fino ad allora impiantato vigneti allevati a guyot e cordone speronato basso, l'utilizzo della barrique per affinare il vino era una tecnica pressoché sconosciuta.

Tuttavia la "tecnologia" di cantina di San Leonardo è molto limitata. I vini fermentano in grandi vasche di cemento non refrigerate per poi passare alla maturazione in botti grandi di rovere per alcuni mesi e all'affinamento in barrique di diversi passaggi per quasi due anni. Un successivo periodo equivalente in bottiglia anticipa la commercializzazione dell'annata.

Cosa caratterizza il San Leonardo, uno dei vini italiani che da diversi anni è riconosciuto come uno dei classici dell'enologia italiana?

Sicuramente la confezione del vino è fatta di una ricercata finezza ed eleganza, legata ad una visione dello stile bordolese classico, per nulla "americano", che evita inutili concentrazioni e punta all'equilibrio e alla qualità delle componenti gustative.

 

La degustazione.

La verticale delle 10 annate si è svolta il 30 settembre 2011. La degustazione organizzata dall'Associazione Italiana Sommelier del Trentino è stata condotta dal Sommelier Roberto Anesi e con la partecipazione del Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga.

 

San Leonardo 1988

Granato aranciato, dopo più di venti anni è ancora lucente e vivo. Al naso è affascinante, di grande intensità e finezza, ricco di sfumature con note fruttate "eteree" di distillato di marasche, tabacco, foglie autunnali, un lieve tocco vegetale. Morbido e allo stesso tempo salato, rotondo, tannini dolci e levigati, di grande persistenza, armonico. Al passare dei minuti dal calice escono note di torrefazione, caffè, liquirizia, si distingue per dolcezza e cremosità al palato. Alcol 12,5%. Indimenticabile.

 

San Leonardo 1990

Granato di ottima concentrazione, profondo e dai toni particolarmente caldi, limpido. I profumi sono intensi, più caldi e dolci del 1988, con note di evoluzione, terroso e minerale, cuoio, vegetale-balsamico SanLeonardo®, spezie. Rotondo, morbido e ricco, tannino ancora ben presente, leggermente ruvido. Alcol 12,8%. Ottimo, più ricco di materia del precedente.

 

San Leonardo 1993

Granato, denso e scuro al centro del calice. Maturo, colpisce per la nota speziata quasi dolce, di radice di liquirizia, alternata all'aroma piccante di pepe verde e di frutto (ribes nero) ancora succoso. L'acidità è quasi scorbutica, il tannino deciso. Le componenti di durezza dipingono il vino magro ed esile, ma la contrapposizione tra la dolcezza dell'olfatto e la freschezza del palato lo rende di grande eleganza e fascino, da bere con gusto a tavola. A calice vuoto, ricordi di cassis.

 

San Leonardo 1995

Granato, più vivo e lucente del 1993, scuro. Naso dai toni robusti, "cioccolatoso" e caldo con note di cuoio, spezie, vegetale-balsamico SanLeonardo®,  sentori affumicati e terrosi. Tannino grintoso, lievemente asciugante, ma in un contesto di maggiore materia rispetto al 1993. Sensazioni tostate su fondo di fruttato "corteccioso" di bacche. Versione energica e appariscente.

 

San Leonardo 1996

Granato, meno intenso, evoluto. Parte velato, chiuso, con note di borlotti. In poco tempo si apre su note di inchiostro, erbaceo, minerale e cenere per passare a fini erbe aromatiche. Molto esile, di grande equilibrio e eleganza, rotondo. Bottiglia matura, forse non ha davanti a se ancora molta strada da percorrere ma è perfettamente in beva, da cogliere, aristocratico.

 

San Leonardo 1997

Granato profondo, tonalità molto carica, con riflesso ancora rubino, denso. Naso ricchissimo, inizialmente animale, vira su profumi fruttati e speziati, dolcissimo con sentori lievemente vegetali di ribes nero, frutto maturo (prugna), spezie (macis, arancia amara). Anche in fase gustativa sorprende per la densità e le sensazioni cremose e setose, la grande ricchezza estrattiva. Il sapore è in continuo equilibrio tra la dolcezza e le componenti sapido/acide. Continua ad evolvere su note balsamiche, vegetali e fruttate. Grandissimo e giovane.

 

San Leonardo 1999

Scuro, rubino granato, si muove possente mostrando nel calice archetti molto fitti. E' l'ultima annata vinificata da Tachis. Colore molto vivo, lucente. Al naso è caratterizzato da note balsamiche ariose, di incenso, ginepro, di tabacco e menta, di spezie, caffe, "cioccolatoso" con un sottofondo frutto acidulo come il lampone. Il sapore è pieno, ricco e succoso con tannini dolci e levigati. Confezione di grandissima eleganza e pulizia, l'annata ha dato al vino un'apparente esilità, è simile al 1996 ma probabilmente più longevo.

 

San Leonardo 2001

Colore molto simile al precedente. La seconda annata di Ferrini come consulente. Le note olfattive sono in apparenza compresse, il timbro vegetale-balsamico SanLeonardo® vela una complessità tutta in divenire. Al gusto si intuisce la ricchezza della materia, il tannino è importante, quasi austero. Paragonato all'annata precedente, la sensazione è quella di avere profumi più dolci, con più materia ed estratto. Il finale è lungo e persistente, con ricordi di pepe nero e tostature. Da attendere.

 

San Leonardo 2003

Rubino su tonalità calde. L'annata torrida dona al San Leonardo profumi "mediterranei", apre con note di olive nere, macchia, erbe aromatiche, sentori balsamici (incenso), frutta matura al limite della confettura (prugna, frutti di bosco). Sapore pieno, caldo, di grande morbidezza. L'alcol spinge con forza sul palato ma è equilibrato da una buona sensazione acido/sapida. Vino godurioso.

 

San Leonardo 2004

Rubino, scuro con riflessi granato. Denso, ricco, i profumi di frutta fresca sotto spirito, con note di cherry liquor, sentore vegetale SanLeonardo® calibrato. Il naso viene pizzicato da note alcoliche, peraltro evidenti anche al gusto. Le sensazione di calore farebbero pensare al 2004 più che al 2003 come un'annata particolarmente calda. Vino giovanissimo.

 

 

[Foto: Enophilia, AIS Trentino]

Vini, vigneti e bottiglie / San Leonardo

San Leonardo - verticale

San Leonardo - verticale

San Leonardo - 1988 1990

San Leonardo - 1988 1990

San Leonardo - 1993 1995

San Leonardo - 1993 1995

San Leonardo - 1996 1997

San Leonardo - 1996 1997

San Leonardo - 1999 2001

San Leonardo - 1999 2001

San Leonardo - 2003 2004

San Leonardo - 2003 2004

AIS San Leonardo 1988

AIS San Leonardo 1988

San Leonardo - verticale

San Leonardo - verticale

 

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